I judoka della Campania ricordano con affetto il Maestro Vittorio Raia

Napoli – Ieri l’amico di lunga data Vittorio Raia ci ha lasciati dopo un lungo ricovero è deceduto all’ospedale Cardarelli.

Il 53enne era ispettore della polizia di stato, era molto noto per la sua attività nel mondo del Judo, allievo del Maestro Giovanni Maddaloni.

Da molti anno Vittorio Raia, svolgeva la sua attività di Judoka tra la palestra Nippon di Ponticelli a Napoli e nella palestra Asd New Crazy Fitness a Trentola Ducenta in provincia di Caserta, con molta dedizione si dedicava alla disciplina nipponica, infatti, i molti commenti sui social lo ricordano i suoi allievi, amici e colleghi con tanto affetto.

I funerali del Maestro Vittorio Raia, si terranno domani mattina alle 10:00 nella chiesa san Giovanni Battista a a Marianella.

Il Maestro Vittorio Raia con un allievo
Ph. Fabio Sasso/FPA

Seguono una parte delle dediche per Vittorio sui social 

Questa foto me la mandasti “associato ad un audio dove mi insultavi😂” perché per colpa mia ti stavo facendo girare per Negozi per acquistare degli abiti a Gianluca che doveva partire con me. Adesso sono qui seduto e tutto ciò mi sembra assurdo, surreale inesistente, e mi ripeto perché? Ti conosco da sempre e da sempre con te ho riso e condiviso momenti divertentissimi e anche molto tristi. Ma non sono pronto nel dirti addio, mi fa troppo male. Ti voglio tanto bene Vittorio Raia riposa in pace e aiuta la tua famiglia da qualsiasi parte tu stia andando. Ciao fratè“, scrive Giuseppe.

Hai sempre avuto un carattere particolare, quando venisti in palestra dicevano che noi due ci capivamo perché caratterialmente eravamo simili “2 teste di…” , ed io voglio avere la presunzione di crederci!! Buon viaggio Vittorio Raia“, commenta Marco.

“Sempre dalla parte dei ragazzi, li aiuta, li fa divertire, li sfotte ,ad ogni gara in qualsiasi palazzetto c’è sempre Vittorio, si fa cacciare dal tatami per la foga, corre dall’arbitro per quel wazari non visto. Salta da un tappeto all’altro perché i ragazzi in gara son tanti…ma li fa anche tanto male quando alla cerimonia della vestizione della cintura nera ti tocca passare da lui per il morso sulla natica, il suo lascia il segno più di tutti…tanto dolore…come stavolta, macché stavolta hai esagerato Vittò”.

IL CORDOGLIO DI  EDUCAJUDO

“Difficile non sorridere quando si parla di Vittorio, con Vittorio… Dal sorriso dietro al borbottio, al sorriso sornione e pungente, a quello amaro, a quello complice. Osservatore acuto, persona schietta, sanguigna, pessimista, tenebrosa, propositiva…a tratti tenero.
Judoka di rara competenza agonistica, che non ha mai rifuggito il fascino delle altre forme di judo, né tantomeno della formazione e dello studio, che ha fortemente voluto che i figli approfondissero. Vittorio se n’è andato, tutto d’un tratto, come una spazzata improvvisa che arriva quando meno te l’aspetti. Lui, vedendo la scena, avrebbe riso, ancora una volta, a denti stretti, allontanandosi nel silenzio. Di pochi posso dire che abbiano vissuto il tatami con l’intensità, l’amore e la dedizione totalizzante con cui l’ha vissuto lui. Certe persone non se ne andranno mai…lui è una di queste. Ciao Vitto…io e te ci capivamo. Il mio personale cordoglio e le condoglianze dello staff di educajudo alla sua famiglia, ai suoi tanti allievi e a chi gli ha voluto bene”, scrive Fabio Della Moglie sulla pagina EducaJudo

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